La progressione della ricerca scientifica a 360 ° ci porta sempre nuove notizie e informazioni.
Il dott. Attilio Speciani, allergolo e immunologo clinico, ci racconta in un suo articolo che i farmaci antipiretici e antinfiammatori (da molti conosciuti come FANS) sono tra i prodotti più usati al mondo ma, a dispetto della segnalazione obbligatoria delle avvertenze ministeriali per l’uso dei farmaci è indicato per i processi infiammatori anche seri, emicrania e febbte dietro prescrizione e sotto stretto controllo medico, in realtà vine usato dai pazientini modo nonbappropriatobe spessova dosaggio troppo alto con inevitabile e a volte seri efgettibcollaterali (sanguinamento gastrico, problemi cardiaci, etc).
Abbassando la febbre con un farmaco che agisca troppo velocemente (per "crisi") e non progressivamente (per "lisi") cioè accompagnandola in modo fisiologico, si riduce l’azione difensiva messa in atto dall’organismo, si rischiano ad esempio nel bambino predisposto delle "conculsioni febbrili".
Un gruppo di ricerca canadese composto da statistici, infettivologi, matematici e neurologi, che ha pubblicato su "Proceedings Biological Sciences' il risultato della analisi di quanti eventi mortali possano dipendere dall’uso inappropriato di antipiretici (dal paracetamolo ai salicilati, comprendendo i moltissimi attualmente pubblicizzati su radio e televisione) (Earn DJ et al, Proc Biol Sci. 2014 Jan 22;281(1778):20132570. doi: 10.1098/rspb.2013.2570. Print 2014).
La cura omeopatica di un quadro acuto febbrile invece rispetta la risposta difensiva dell’organismo incrementandola accelerando quindi il decorso del quadro patologico acuto. Rimedi come Belladonna o Aconitum, i grandi cavalli di battaglia dell’omeopata nel confronto con casi patologici acuti febbrili infatti nella sperimentazione dell’uomo sano inducono febbre e di conseguenza quando usati come farmaci la riducono.
Naturalmente sempre sotto controllo medico con usovdi farmaci tradizionalibo allopatici quando indicato dalle linee guida naz
ionali e internazionali.
La tendenza attuale e proprio quella di un' "integrazione" di medicina allopatica e medicina omeopatica, la cosiddetta "medicina integrata".
Gli omeopati hanno sempre saputo che il meccanismo cieco della soppressione di un sintomo come la febbre, come avviene in medicina convenzionale, può esere anche controproducente soprattutto col "fai da sé" casalingo.
Quando il nostro organismo si trova a fronteggiare l’aggressione dell’agente infettante la medicina omeopatica può aiutate le difese immunitarie implementando la sua efficacia e capacità reattiva. Senza agire sugli eventuali effetti collaterali del farmaco antipiretico in sè.
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